Documenti step 1

L'ottenimento del visto richiede un documento assolutamente necessario: il passaporto.

Un vero cittadino modello non può non avere la carta d'identità scaduta da almeno tre anni ed io non tradivo questa tradizione di alto senso civico...ciò, ovviamente, mi imponeva di rinnovarla prima di andare in questura a richiedere il passaporto.

Trotterellavo allegro per la città, conscio del fatto che ad ogni passo ero sempre più vicino al tanto agognato volo internazionale di sola andata (si, potete prenotare anche un volo di sola andata; ulteriori info riguardo questo ed altri dettagli verranno esposte in un futuro articolo).

La giornata era baciata da un fresco sole primaverile e, ancora più importante, benedetta dall'inusuale presenza dell'autobus che mi avrebbe portato in centro.
Salgo sul bus, assaporo l'aroma di chiuso e di "non-vedo-sapone-da-Natale-scorso" e mi volto verso il vetro.

Noto che l'altrimenti vuoto, triste e funzionale vetro è adornato da complessi elementi pittorici che promettono di far scervellare i paleontologi di domani come:
"Se ami la figa metti una riga
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"SALICE N.C.N.P.N." (acronimo per "Salice Non C'è Nenti Pi Nuddu", forma colloquiale per dire "I più raffinati ed eleganti esponenti di codesta contea risiedon a Salice")
"SARU+KETTI+SAMANTAH+GIONNY+KEVIN I MEGGHIU"
"Marko sei un porko!!! by InizialeGenericaDiTiziaArrapata"
"GIESSICA SEI LA MIA VITA X SEMPRE! 12/08/2012
                          UNA TROIA! 13/08/2012"
Destreggiandomi infine tra mille genitali rupestri riesco a seguire lo scorrere del paesaggio fino alla mia fermata.


Scendo, sempre più trotterellante e felice, vicino alla sede del Comune ed una volta trovato l'ufficio preposto mi accorgo che la giornata è buona davvero...non c'è fila!
Parte il quizzone; domanda n.1: quanti impiegati sono necessari per rinnovare una carta d'identità?
Due? Tre? Fa tutto un terminale automatico (per giunta immigrato...maledetti terminali automatici immigrati che rubano il lavoro!)?
Maaaa noooo...cinque soltanto al "front-office", più un numero sconosciuto in un ufficio per preparare fisicamente la nuova carta.

Il primo prende la mia carta d'identità scaduta, la guarda attentamente per alcuni secondi sull'orlo del nirvana, poi prende un santino elettorale che aveva li sulla scrivania, lo guarda attentamente per alcuni secondi ormai nel pieno del nirvana ed infine, tornato ad uno stato di coscienza mi comunica che son 5,42€ per il rinnovo. Gli porgo 5,50€ e mi indica lo sportello accanto.

Qui due impiegate erano impegnate a dar sfoggio del miglior multitasking da pubblico ufficio in quanto:
A) sorseggiavano un caffè
B) discutevano di non so cosa con chi la figlia la sera prima da qualche parte
C) facevano accurato censimento della popolazione di mosche nella stanza
D) una tirava fuori una padronanza del proprio corpo calloso a dir poco entusiasmante intervallando caffè, conversazione e censimento con un'animata telefonata al cellulare
Entusiasmato da questa Vishnu comunale quasi non noto che qualche minuto dopo l'altra prende la mia carta d'identità vecchia, la esamina, tira fuori i dati dal terminale e consegna il foglio con i dati ed una carta d'identità vergine a qualcuno in un ufficio dietro per poi tornare prontamente alle precedenti, pressanti, occupazioni.

Dopo un po' esce una quarta persona che porta la carta d'identità nuova ad una quinta persona, addetta alla consegna della carta.
Domanda n.2 del quizzone: non manca qualcosa?
Il reggiseno alla Minetti? La pace nel mondo? La sobrietà a Lady Gaga?
Ebbene no! Manca il resto!

Sebbene non senta l'urgenza di turbare il mio stato di quiete per 8 centesimi, mi da fastidio che impiegati stipendiati facciano la cresta sul loro lavoro quindi chiedo (forse con una puntina lievemente riconoscibile di sarcasmo) "Ma con gli 8 centesimi di resto me la plastificate?".
Ovviamente sguardo da Medusa da parte del quintetto e tizio che aveva preso i soldi che esce immediatamente dal nirvana nel quale era ripiombato per affermare a gran voce che non ne sapeva nulla... Maledette amnesie...
Decido che è inutile protestare oltre e che la risposta balbuziente ma imperiosa dell'impiegato amnesico rispondeva alla mia domanda (No, gli 8 centesimi di resto non plastificheranno la tua carta ma metallizzeranno la mia tasca!), quindi ringrazio e vado via.


Continuo verso la banca, visto che il passaporto non è un cortese omaggio ma costa 82 eurini sonanti ed ero, guardacaso, proprio a corto di quegli eurini sonanti.
Una volta prelevata un'altra fetta dalla sudata torta dei miei risparmi posso, infine, dirigermi verso la questura.

Nel mio trotterellare verso la questura noto però che il retro del Duomo è tutto imbardato di impalcature...TANTE impalcature, migliaia di euro di impalcature...ma dove sono gli operai? Poffarbacco! Son le 11 del mattino e non si vedono operai in un cantiere?
Domanda n.3 del quizzone: dove erano gli operai?
A pitturare i barbagianni? A murare gli ippocampi? A piastrellare gli ornitorinchi?
Ancora no! Mi ci è voluto un po' ma alla fine li ho beccati! Erano imboscati all'ombra, con le pancie più o meno in favor d'aere, a raccoglier le energie per superare il prossimo, supremo, sforzo della pausa pranzo (sforzo a cui sarebbe sicuramente seguito un meritato riposo).
Solo uno, impavido e tetragono, camminava sotto il cocente sole parlando al cellulare.


Nel prossimo numero: Sostegno per gli impiegati postali ornitofobici; "No, questa non va bene, la deve rifare"; Fuori (e di nuovo dentro) in 15 minuti.
Stay tuned!